Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41
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Consigli Utili Per Il Primo Trimestre Di Gravidanza

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

CONSIGLI PER LE PRIME SETTIMANE DI GRAVIDANZA

E' giusto pensare a ciò che di bello vuol dire gravidanza, ma pur essendo un momento naturale della vita della donna esistono comunque dei rischi che è sempre prudente e realistico considerare. Negli ultimi decenni il numero di gravidanze giunto a buon fine è senz'altro aumentato tanto da creare l'aspettativa e l'illusione soltanto di un lieto evento per tutte le gravidanze. In realtà gli eventi negativi sono stati minimizzati ma non si sono affatto azzerati. Se come metro di paragone si usasse il numero dei controlli ematici, strumentali (ecografie, monitoraggi ecc.) e clinici (visite) che vengono eseguiti nei nove mesi della gravidanza, questo stato troverebbe analogia solo con quello di una grave malattiaIn verità questi controlli hanno nella gravidanza una valenza preventiva: se non si considerassero i rischi ci si comporterebbe in modo imprudente e si illuderebbero in un'aspettativa irrealistica i futuri genitori.

Il corpo cambia

Anche senza bisogno di un test, molte donne intuiscono quasi subito che una gravidanza è cominciata grazie a piccoli segnali che provengono dal loro corpo. Ad esempio, dormendo sulla pancia ci si accorge che i seni sono un pò più sensibili ed ingrossati. Le nausee, l'abbondante salivazione e soprattutto il vomito sono un altro pesante epifenomeno. Può accadere poi che ci si senta stanche e si avverta una profonda "fiacca": è bene non ignorare questi messaggi e fare frequenti riposini. Sono anche presenti un gonfiore alla pancia, lievi dolori addominali e alla schiena, la necessità di urinare più spesso: le stesse sensazioni che la donna avverte nei giorni che precedono l'inizio di una mestruazione, ma più intense e più prolungate nel tempo. L'utero in realtà è ancora piccolo e l'aumento di volume della pancia è dovuto unicamente all'aria che si accumula nell'intestino. Gli ormoni della gravidanza rallentano il transito intestinale: si va meno frequentemente di corpo (stipsi), la digestione è lenta, l'addome si distende (meteorismo). Un buon sistema per stimolare la funzione intestinale è quella di bere molto e mangiare frutta. Anche il movimento e le passeggiate aiutano l'intestino a rimettersi in funzione. Le secrezioni vaginali sono destinate ad aumentare. Ciò che non deve invece accadere è l'insorgenza di prurito, bruciore, cattivo odore o perdite di sangue. Nella realtà i processi fisiologici di impianto placentare sono responsabili, in una donna su cinque, di piccole perdite di sangue nelle prime settimane ma queste possono essere anche il segnale di difficoltosa evoluzione della gravidanza. E' prudente pertanto in questi casi eseguire un controllo ginecologico.

Occorre iniziare quanto prima, se non lo si è già fatto, l'assunzione di acido folico per la prevenzione dei difetti del tubo neurale (spina bifida). Per quanto riguarda gli alimenti è buona norma evitare di mangiare carne cruda e salumi e le verdure devono essere ben lavate prima di essere assunte. E' consigliabile evitare il contatto con i gatti (pericolo toxoplasmosi).

Solo la metà delle gravidanze supera il 3° mese

Ancora oggi abbiamo un'incompleta conoscenza degli eventi che caratterizzano una perdita precoce della gravidanza. Il buon andamento del graduale processo di sviluppo embrionale dipende da una serie di fattori diversi: genetici, alimentari, ambientali, ma anche da un certo grado di fortuna. Se avviene qualche sbaglio di costruzione, la gravidanza s'interrompe.

Bisogna tener presente che circa la metà delle gravidanze si interrompono nei primi tre mesi.

Nella maggior parte dei casi ciò avviene nei primissimi giorni dopo il concepimento in un periodo nel quale la donna ancora non sa di essere in gravidanza.

Nelle gravidanze che superano il ritardo mestruale (siamo ormai nel II mese) questo rischio è ancora molto alto: circa il 20%. Oltre questo periodo (quando con l'ecografia già si vede il battito cardiaco dell'embrione) il rischio di aborto scende al 5%.

In circa la metà dei casi la perdita è legata a malattie genetiche non ricorrenti mentre nella rimanente metà il motivo è sconosciuto. Alcuni fattori di rischio possono essere associati all'aborto quali: fumo, radiazioni, farmaci, infezioni.

Se avviene un aborto

Quando l'embrione muore esiste ancora tessuto placentare adeso alla parete uterina che produce ormoni della gravidanza, in questa fase precocissima la donna non avverte alcun cambiamento. Dopo qualche giorno, con l'iniziale distacco del tessuto placentare, inizia un sanguinamento e quindi un dolore al basso addome e alla schiena. Questa evoluzione è conosciuta come aborto spontaneo.

Occasionalmente questo processo può non avere inizio e si avrà un aborto ritenuto.

Esiste ancora un'evoluzione strana e meno frequente dell'aborto: il sacco gestazionale cresce senza contenere alcun embrione, rimane cioè vuoto, privo di un embrione che o non si è formato o è degenerato così precocemente da non essere visibile con l'ecografia (blighted ovum).

L'impatto emotivo è in questi casi forse l'aspetto più importante. La maggior parte delle donne si domandano "perché e successo?" oppure "perché proprio a me?". Purtroppo nella maggior parte dei casi l'aborto non è prevedibile né prevenibile, non si conosce un modo o una terapia per evitare un eventuale aborto. Non vi sono quindi risposte a queste domande.

Depressione e senso di perdita sono reazioni normali. Anche in una gravidanza di poche settimane la donna fantastica sul suo bimbo: sarà un maschio o una femmina, dove andrà a scuola ecc. La fantasia serve a creare un legame molto stretto con il proprio bambino. La perdita della gravidanza cancella tutto questo. Nella maggior parte dei casi questo disagio emotivo passa col tempo. Prima di affrontare una nuova gravidanza è necessario più che un miglioramento fisico un miglioramento emotivo. In genere è utile aspettare fin quando non ci si sente emotivamente pronti.

Una gravidanza pericolosa

Nel "viaggio" che l'uovo fecondato fa nella tuba per arrivare all'utero può accadere che qualche ostacolo gli impedisca di avanzare. In questi casi vi è il pericolo di una gravidanza extrauterina (vedi approfondimento). In questi casi non solo la gravidanza si interrompe quasi sempre, ma vi è il temuto pericolo che la tuba possa rompersi determinando un'emorragia interna. La comparsa di un dolore, specie se localizzato nelle zone più laterali dell'addome, diverso e più intenso di quello che normalmente molte donne avvertono prima della mestruazione, che aumenta col passar del tempo e associato spesso a piccole perdite di sangue, deve spingere la donna ad eseguire dei controlli per escludere l'ipotesi di questa grave complicazione.

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