Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
PERFEZIONATO IN ECOGRAFIA E MEDICINA PRENATALE
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41

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IL RISCHIO DELLA TOXOPLASMOSI IN GRAVIDANZA

Rischi per il feto

Il Toxoplasma Gondii è un parassita capace di infettare sia l'uomo che gli animali. La trasmissione può avvenire nell'adulto per via orale con l'ingestione di carni (soprattutto agnello e maiale), verdure, latte, uova contaminate, per contatto con animali domestici infetti (gatto).

L'infezione evolve di solito in modo silente ed asintomatico; l'eventuale sintomatologia (febbricola e linfoadenopatia laterocervicale o raramente inguinale ed ascellare) ha un decorso benigno non preoccupante.

In gravidanza però il parassita può essere trasmesso al feto, che essendo incapace di reagire immunologicamente, può subire danni anche gravi .

I dati raccolti da studi prospettici dimostrano che l'incidenza e la severità della Toxoplasmosi congenita variano con il periodo nel quale è avvenuta l'infezione.

Durante il primo trimestre di gravidanza l'infezione può essere trasmessa nel 15-25% dei casi e può determinare aborto spontaneo o nascita di feto morto.

Le infezioni del secondo trimestre si possono trasmettere nel 25-54% dei casi e possono causare idrocefalia e forme tardive di corioretinite (anche a distanza di anni).

Nel terzo trimestre il rischio di infezione del feto aumenta al 65% ma, di solito, si ha una evoluzione asintomatica o una manifestazione clinica meno grave quale l'ittero neonatale per la sofferenza epatica e splenica.

Rarissima è la possibilità di trasmissione transplacentare nel caso in cui la madre abbia subito l'infezione due mesiprima del concepimento. Molto rara, infine, la possibilità di trasmissione dell'infezione al feto, da parte di madri che vanno incontro ad immunodepressione, per malattia o terapia (in questi casi la trasmissione sarebbe secondaria ad una riattivazione ).

FAQ riguardo alla Toxoplasmosi

Se non si è avuto la toxoplasmosi si può mangiare il prosciutto crudo?

R E' meglio evitarlo come tutti gli altri insaccati e la carne cruda.

Cosa si deve fare per non contrarre la toxoplasmosi in gravidanza?

R In gravidanza è importante prevenire il contagio con il toxoplasma che anche se asintomatico per la donna potrebbe causare gravi danni al feto. Ecco cosa si deve fare o evitare:

PER QUANTO RIGUARDA LA CARNE

  • Non bisogna mangiare carne cruda o poco cotta, (insaccati compresi) durante la gravidanza e nel periodo periconcezionale

  • Se si lavora o si maneggia carne cruda usare guanti e lavarsi bene le mani successivamente.

  • Lavare bene coltelli e recipienti venuti a contatto con la carne cruda.

  • La carne refrigerata a temperatura inferiore a 12,5° non è a rischio.

PER QUANTO RIGUARDA: FRUTTA, VERDURA, TERRENO

  • Utilizzare guanti nel fare giardinaggio o se si lavora a contatto con il terreno.

  • Lavare bene le mani o usare guanti nel maneggiare ortaggi.

  • Lavare più volte gli ortaggi prima di mangiarli.

PER QUANTO RIGUARDA GLI ANIMALI DOMESTICI: IL GATTO

  • Evitare che il gatto abbia contatti con l'ambiente esterno.

  • Evitare di vuotare e pulire la cassetta (lasciare l'incombenza ad altri o usare guanti)

  • Alimentarlo solo con cibo liofilizzato in scatola o ben cotto.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica