Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41
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Parto Prematuro

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

PARTO PREMATURO

Per parto prematuro si intende il parto prima della 38° settimana

Vi sono diverse condizioni che aumentano il rischio di parto prematuro:

  • Diabete: Il diabete determina rischio di parto prematuro se compare all'improvviso, verso il termine della gravidanza o se si verificano impennate dei valori glicemici difficili da controllare.

  • Gravidanza gemellare: Quando la gravidanza è gemellare ed i feti si sviluppano in modo regolare, l'utero aumenta di molto il suo volume. La maggiore distensione delle pareti uterine può determinare l'insorgenza del travaglio pretermine. Per questo motivo, nelle gravidanze gemellari, è importante sottoporsi a frequenti controlli ostetrici e restare il più possibile a riposo.

  • Polidramnios: L'aumento eccessivo del liquido amniotico (polidramnios) determina una maggiore distensione dell'utero che può avviare il travaglio.

  • Malattie infettive: Se la mamma contrae una malattia infettiva è possibile che venga compromesso il buon funzionamento della placenta (l'organo che porta al feto l'ossigeno ed il nutrimento) e che si verifichi un parto prematuro.

  • Infezioni vaginali: Un'infezione vaginale può estendersi alla cavità uterina interessando le membrane del sacco amniotico e provocandone la rottura. La brusca perdita di liquido amniotico avvia le contrazioni.

  • Placenta previa: In circa una gravidanza su 200 l'embrione si annida nella parte più bassa dell'utero. Di conseguenza, anche la placenta si potrà sviluppare davanti all'orificio interno del collo dell'utero (placenta previa).

  • Malformazioni uterine: Nelle malformazioni dell'utero non si verifica una sufficiente distensione della cavità uterina che può determinare l'insorgenza di parto prematuro.

  • Incontinenza cervico-istmica: Si parla di incontinenza cervico-istmica quando il collo dell'utero tende a dilatarsi in epoca molto precoce di gravidanza, determinando l'aborto o il parto prematuro. L'incontinenza cervico-istmica può avere natura congenita o essere dovuta ad interventi sul collo dell'utero. A tale situazione si può cercare di ovviare con il riposo a letto e con il cerchiaggio cervicale. Quest'ultimo intervento si esegue generalmente tra la dodicesima e la ventesima settimana di gestazione. C'è molto disaccordo tra i ginecologi sulla reale utilità del cerchiaggio cervicale nella prevenzione del parto prematuro.

  • Fibromi: Il fibroma uterino è un tumore benigno la cui frequenza aumenta con l'età (a 30 anni colpisce il 20% delle donne e a 40 circa il 40%). Durante la gestazione, a causa dell'azione ormonale, i fibromi aumentano di dimensione e possono essere causa di parto prematuro.

  • Età materna: Il parto prematuro è più frequente nelle mamme molto giovani (meno di 20 anni) ed in quelle più mature (più di 38 anni).

Se identificato tempestivamente, il travaglio di parto prematuro può essere momentaneamente sedato attraverso la somministrazione di farmaci tocolitici che rilassano la muscolatura uterina ed arrestano le contrazioni. I cortisonici vengono somministrati per favorire la maturazione polmonare fetale in caso di travaglio prematuro insorto prima della 34a settimana di gestazione.

Quando andare in Ospedale in caso di contrazioni uterine?

In caso di Contrazioni: Avvertire contrazioni non dolorose nel corso del terzo trimestre di gravidanza è perfettamente normale. La presenza di contrazioni deve essere comunque segnalata al ginecologo e se le contrazioni sono dolorose e cadenzate potrebbero indicare un travaglio di parto prematuro. In questo caso è necessario recarsi subito in ospedale.

In caso di Perdite di sangue: In caso di perdite ematiche dai genitali è necessario recarsi al Pronto Soccorso. Una perdita di sangue dai genitali nel corso del terzo trimestre può essere un dato di scarso significato patologico essendo dovuta spesso alla rottura di un capillare del collo dell'utero ovvero alla dilatazione del collo in presenza di contrazioni. Potrebbe però trattarsi di un distacco di placenta, condizione gravissima e dalle conseguenze talvolta disastrose per la madre ed il feto. E' quindi necessario recarsi sempre al Pronto Soccorso in caso di perdite di sangue dai genitali, soprattutto se queste si accompagnano a contrazioni uterine dolorose.

In caso di Perdite di liquido chiare: la perdita di liquido dalla vagina può indicare la rottura delle membrane e l'eventuale inizio di un travaglio di parto prematuro. Anche in questo caso è necessario recarsi subito in ospedale.

 

Come si potrebbe ridurre il rischio di parto prematuro?

Per prevenire il parto prematuro bisogna:

  • Sottoporsi ai periodici controlli ostetrici.

  • È importante riferire sempre se si avvertono contrazioni, anche non dolorose, e con quale frequenza.

  • Occorre informare il medico di eventuali episodi di febbre, di perdite vaginali diverse dal solito o irritazione e prurito.

  • Il riposo è necessario solo se lo ordina il medico. In genere è sufficiente condurre una vita regolata, senza esagerare o stancarsi troppo, specialmente durante il terzo trimestre.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica