Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
PERFEZIONATO IN ECOGRAFIA E MEDICINA PRENATALE
a chi
ci rivolgiamo
servizi
offerti
Linea diretta per
informazioni e/o appuntamenti
Telefono studio
0564 412428 - 0564 416145

Cellulare
339 6461489

Email
info@vincenzoalvino.it

Seguici su
Sito in continuo aggiornamento.
Per eventuali commenti/segnalazioni
inviare una mail a: info@vincenzoalvino.it

Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41
Home » Menopausa »

Menopausa-Sintomi A Breve E Medio Termine

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

MENOPAUSA: I SINTOMI A BREVE E MEDIO TERMINE 

 

La donna è sottoposta nel corso della vita a cambiamenti irreversibili del proprio corpo, basti pensare alla pubertà, alla gravidanza e alla menopausa; ciascuna di queste tappe incide sulla sua vita e sulla sua capacità di adattamento. La menopausa è quindi un grande esempio di cambiamento del corpo e della psiche femminile, spesso è vissuta in maniera inappropriata e viene identificata, a torto, come l'inizio dell'invecchiamento interferendo in modo significativo nella sfera sessuale e nell'armonia di coppia.

La menopausa è definita come la cessazione dei cicli mestruali dovuta all'esaurimento della funzionalità ovarica e può avvenire:

  • Spontaneamente, come per lo più accade;

  • Essere indotta chirurgicamente;

  • Essere indotta, più raramente, da una chemioterapia e/o da una radioterapia pelvica.

L'età media della menopausa nella popolazione italiana è circa di 49 anni con una variazione tra i 45 e 53 anni. Se la menopausa avviene prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce.

In premenopausa, cioè negli anni precedenti la menopausa, si determina un'alterazione della durata dei cicli mestruali, in eccesso o in difetto. I cicli precedenti la menopausa durano infatti tra i 22 e i 26 giorni a causa della mancanza di ovulazione e della ridotta concentrazione di progesterone. Con l'esaurimento della funzione ovarica, si assiste a una sostanziale riduzione degli estrogeni e contemporaneamente ad un aumento relativo degli androgeni prodotti per trasformazione periferica degli estrogeni dal tessuto adiposo. Le conseguenze di questo mutato quadro ormonale si evidenziano con sintomi a breve, a medio ed a lungo termine che andremo ad esaminare in dettaglio più avanti.

L'effetto dei sintomi menopausali è spesso sottostimato dai medici in quanto possono influire molto non solo sulla vita familiare ma anche sul lavoro e nelle relazioni sociali per cui le donne vanno incoraggiate a discutere dei loro problemi anche se contrarie, per qualunque ragione, ad una eventuale terapia. Qualche volta la sola rassicurazione che alcuni sintomi rappresentano la normalità in questo periodo della loro vita, può bastare a tranquillizzarle al contrario, la mancanza di informazione e di comprensione a riguardo di tali argomenti, può generare ulteriori motivi di ansia.

Se la menopausa rappresenta semplicemente la fine dei cicli mestruali e quindi della possibilità di avere figli molte donne l'accettano di buon grado! Si apportano delle modifiche per fronteggiare una nuova epoca della vita e questa può tranquillamente continuare! Per alcune la menopausa può rappresentare una sorta di liberazione in quanto finendo i cicli non devono più preoccuparsi della contraccezione o della sindrome premestruale. Per tali donne la menopausa potrebbe rappresentare un'esperienza positiva e tale sensazione è particolarmente vera per le donne che hanno sempre avuto problemi coi loro cicli; per molte altre donne la menopausa è invece un cambiamento della vita peggiorativo in quanto iniziano sintomi fastidiosi e comincia la battaglia contro i processi dell'invecchiamento. In realtà, non tutto quello che capita ad una donna ed al suo organismo in questo periodo deve essere attribuito alla menopausa e gli ormoni giocano certamente un ruolo significativo ma molti cambiamenti, che risultano simili anche negli uomini, non possono essere attribuiti esclusivamente ad essi.

Dovrebbe essere chiarito che molti mutamenti possono purtroppo derivare da un inadeguato STILE DI VITA adottato per troppo tempo! Si può notare infatti, in questo periodo, la sommatoria degli effetti negativi da attribuire al fumo, alle abitudini alimentari sbagliate ed alla mancanza di esercizio fisico tutte cose che possono aver determinato col passare degli anni, in maniera lenta e quindi poco percepita dall'individuo: obesità, dislipidemia, resistenza insulinica, ipertensione e sindrome metabolica.

Riguardo alla sintomatologia menopausale va innanzitutto osservato che molte donne non lamentano sintomi particolarmente rilevanti e alcune più fortunate non avvertono neppure lievi fastidi e molti sintomi poi si risolvono spontaneamente senza altri effetti che un lieve disagio.

Possiamo comunque tener presente che:

  • Il 25 % delle donne presentano sintomi per circa 5 anni;

  • Il 5 % delle donne presentano ancora sintomi molti anni dopo la menopausa.

Va anche detto che il 51% delle donne che presentano sintomi li descrivono come "importanti" ed in genere la durata media dei sintomi è di circa 2 anni. Per alcune donne i sintomi vanno e vengono mentre altre presentano una sintomatologia persistente. L'importanza dei sintomi inoltre può variare da donna a donna ed infatti, lo stesso tipo di sintomatologia può essere percepita da qualcuna come piuttosto accettabile, mentre per un'altra potrebbe risultare "insopportabile" e questo può dipendere da diversi fattori tra i quali si potrebbe chiamare in causa: il lavoro, lo stile di vita, l'educazione, ma anche e soprattutto la capacità individuale di adattamento alle varie situazioni che la vita ci riserva!

 

I SINTOMI DELLA MENOPAUSA SI POSSONO GROSSOLANAMENTE DISTINGUERE IN:

  • SINTOMI A BREVE TERMINE: vasomotori, disturbi di tipo psicologico, insonnia, dolori articolari;

  • SINTOMI A MEDIO TERMINE: vaginali, vescicali, dermatologici, disfunzioni sessuali;

  • SINTOMI A LUNGO TERMINE: osteoporosi, malattie cardiovascolari, alterazioni degenerative del sistema nervoso;

 

I SINTOMI A BREVE TERMINE sono rappresentati da:

VAMPATE (e sudorazioni notturne)

Le vampate rappresentano probabilmente il sintomo della menopausa più noto. Quasi tutte le donne hanno imparato ad associare le vampate al "cambiamento" che si sta venendo a delineare. Le vampate sono un fenomeno molto comune sebbene la loro frequenza ed intensità tendano a variare moltissimo da donna a donna e vengono descritte come un senso di caldo intenso, spesso seguito da sudorazione profusa, che inizia dal torace e passando per il collo si distribuisce poi al viso che può risultarne arrossato. Quando questa sintomatologia si verifica di notte spesso è seguita da profusa sudorazione che causa alla donna un senso di profonda prostrazione e disagio. Questi fenomeni possono continuare per diversi mesi, o addirittura in qualche caso per anni, creando talora enorme disagio. Tali circostanze possono determinare situazioni di grande stress nelle relazioni di coppia specialmente se si protraggono a lungo.

La causa delle vampate non è stata ancora ben chiarita, ma non sembra sia collegata a bassi livelli di estrogeni quanto piuttosto alle continue ed intense fluttuazioni dei livelli degli estrogeni circolanti. Questa spiegazione ci farebbe comprendere perché questa sintomatologia è molto più frequente nel periodo iniziale del climaterio, cioè il periodo in cui si vengono a determinare le maggiori fluttuazioni ormonali. Ovviamente questi sintomi di natura vasomotoria non sono tali da mettere in qualche modo in pericolo la donna ma sono comunque molto stressanti. Molte donne le sperimentano al lavoro avendone difficoltà ed imbarazzo, ma anche le attività casalinghe e il rapporto di coppia ne possono risentire. Fortunatamente le vampate rispondono molto bene alle varie forme di terapia ed in particolare a quella ormonale ed infatti nel giro di 2/3 settimane dall'inizio del trattamento la sintomatologia migliora nettamente e se il dosaggio ormonale è adeguato scompare completamente.

Va tenuto presente che le vampate possono peggiorare con:

  • CIBI CALDI E PICCANTI

  • ASSUNZIONE DI ALCOLICI

  • FUMO DI SIGARETTA

  • USO DI CAFFEINA

  • TEMPO CALDO

Spesso le vampate si associano alle palpitazioni e questo può innescare un meccanismo ansiogeno in quanto alcune donne potrebbero essere portate a pensare erroneamente di "essere malate di cuore".

DOLORE AI MUSCOLI ED ALLE ARTICOLAZIONI

In climaterio molte donne lamentano fastidi e dolori generalizzati; spesso è impossibile dire se tali sintomi siano in relazione a carenza ormonale o se invece possano dipendere dai fenomeni di invecchiamento. Non è affatto scontato che una cura ormonale agisca direttamente su tale sintomatologia, in ogni caso va notato che la terapia, migliorando il senso di benessere, potrebbe determinare anche un miglioramento generale della qualità della vita.

INSONNIA

Le donne durante la menopausa soffrono spesso di insonnia notturna, ma non è un'insonnia priva di cause apparenti, a determinarla sono le continue vampate di calore cui vanno incontro durante il riposo notturno che determinano risveglioi facendo spesso passare il resto della notte in "bianco". Va anche  segnalata l'evidenza delle vampate di calore in donne nel periodo antecedente la menopausa e subito dopo il suo presentarsi, con gli stessi effetti sul riposo notturno.

Vampate di calore, spesso seguite di notte da sudorazione profusa, cefalea, oscillazioni del tono dell'umore e, non di rado, insonnia sono i sintomi che caratterizzano la vita di milioni di donne nel corso della menopausa. Alcuni ricercatori del Dipartimento di medicina della Stanford University hanno condotto uno studio osservazionale per individuare la cause dell'insonnia cronica (quella che persiste per almeno sei mesi), la cui origine, in questa fascia di popolazione, era stata attribuita a svariati fattori. Dall'indagine è risultato che, pur essendo influenzata da altri fattori, nell'insorgenza dell'insonnia cronica in menopausa è determinante il ruolo delle vampate di calore ed essa è infatti presente nell'81 per cento delle donne che soffrono di vampate di calore particolarmente intense e frequenti. Tutte le persone che hanno riferito la concomitanza delle vampate di calore notturne con relativa insonnia, riferivano anche di non sentirsi bene provando anche: dolore cronico, apnea notturna e malessere generale. Lo studio ha assunto un importante significato clinico dato che un trattamento mirato e la collaborazione della paziente nei confronti delle vampate di calore può ridurre al minimo i sintomi e migliorare la qualità del sonno riflettendosi positivamente sulla qualità della vita stessa di queste persone, in particolare riguardo al risveglio e nelle prime ore della giornata. Ne consegue che, per porre rimedio all'insonnia, è più importante prestare una maggiore attenzione al controllo farmacologico delle vampate di calore piuttosto che cercare di aggredire direttamente l'insonnia con sonniferi o ansiolitici, spesso utilizzati senza un buon risultato.

SINTOMI PSICOLOGICI

Oltre ai sintomi fisici molte donne presentano in climaterio anche sintomi di natura EMOZIONALE o PSICOLOGICA e molte, non si rendono conto che tali sensazioni possono  diventare per loro elementi di ansia.

Alcuni dei più frequenti sintomi psicologici che possono presentarsi sono rappresentati da:

  • Attacchi di panico;

  • Calo della memoria;

  • Mancanza di concentrazione;

  • Irritabilità;;

  • Cambiamenti di umore;

  • Ansia;;

  • Umore depresso;

  • Senso di stanchezza e di facile affaticabilità.

E' difficile dire con certezza se tali sintomi sono da riferire ad effetti endocrini o se per caso intervengano come risultato dell'interazione di più fattori che in tale periodo possono interessare le donne.

Vediamo di seguito quali altri importanti fattori certamente possono avere il loro peso:

  • Le difficoltà nella relazione di coppia;

  • Un eventuale divorzio;

  • I figli che lasciano la casa;

  • Un cambio o addirittura la perdita del lavoro;

  • La responsabilità della conduzione della casa e della famiglia;

  • La morte o la malattia di un parente stretto.

E' molto improbabile che tutti i sintomi psicologici attribuiti alla menopausa siano effettivamente correlati ai soli cambiamenti ormonali, mentre è facile che vi sia una interazione tra fattori fisici e psicologici. Alcune donne possono essere più predisposte ad avere sintomi di tipo psicologico se presentano all'anamnesi disturbi psicologici o determinate malattie psichiatriche e se hanno sempre avuto difficoltà di adattamento alle situazioni nuove o stressanti.

EFFETTTI DELLA TERAPIA ORMONALE SULLA SINTOMATOLOGIA DI TIPO PSICOLOGICO

La terapia ormonale può indirettamente aiutare a risolvere sia la sintomatologia fisica che quella psicologica, in particolare migliorando sintomi quali:

  • ANSIA

  • INSONNIA

  • CATTIVA MEMORIA

  • IRRITABILITÀ

Poiché con una opportuna terapia le donne possono completamente risolvere i sintomi fisici il fatto stesso che tali sintomi fastidiosi non siano più presenti può determinare anche il netto miglioramento della sintomatologia psicologica. In questi casi si mette in evidenza lo stretto rapporto tra tutto quello che appartiene alla sfera fisica e quello che appartiene alla sfera psicologica.

 

I SINTOMI A MEDIO TERMINE sono classificabili in:

  • SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERITI A CAMBIAMENTI DEI TESSUTI CUTANEI

  • SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERITI ALL'APPARATO UROGENITALE (per carenza estrogenica):

  • SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERITI ALL'APPARATO GENITALE (PER CARENZA ESTROGENICA)

  • SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERIBILI A DISFUNZIONE SESSUALE (da possibile carenza ormonale)

 

SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERITI A CAMBIAMENTI DEI TESSUTI CUTANEI (vedi anche approfondimento riguardante l'INVECCHIAMENTO CUTANEO)

 I cambiamenti che si verificano a carico dei tessuti cutanei a partire dalla menopausa sono rappresentati in particolare da:

  • Riduzione e perdita di elasticità e spessore cutaneo (per un peggior trofismo);

  • secchezza;

  • formicolii;

Spesso le donne riferiscono che la terapia ormonale determina un cambiamento della pelle migliorandone l'elasticità; ciò potrebbe derivare da un effetto benefico che gli estrogeni esercitano sul collagene.

 

SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERITI ALL'APPARATO URINARIO per carenza estrogenica (vedi approfondimento "Menopausa e disturbi urologici)

I sintomi relativi al tratto urinario sono dovuti a:

  • Assottigliamento dell'epitelio trigono-uretrale;

  • Diminuzione del flusso ematico nel plesso uretrale;

  • Diminuito volume ed elasticità del tessuto connettivo;

  • Atrofia dei muscoli striati;

  • Diminuzione dei recettori alfa- adrenergici periuretrali;

  • Perdita di glicosaminoglicani della vescica che determinano una più facile invasione batterica ed infezioni del tratto urinario.

Sintomi quali: prurito, bruciore, dolore e disuria, sono molto frequenti in POSTMENOPAUSA ma è difficile riuscire a distinguere i sintomi riferibili sicuramente alla carenza estrogenica da quelli determinati dai fattori generali di invecchiamento. In ogni caso in periodo menopausale le donne sono più attente alla loro sintomatologia e circa il 60% riferisce sintomi urogenitali. Non è ben chiaro se effettivamente sia la menopausa a determinare tale tipo di sintomatologia, però, dato che vescica ed uretra presentando recettori per gli estrogeni, è possibile che risentano dei profondi cambiamenti ormonali.

I sintomi urinari più frequentemente riferiti sono:

  • Incontinenza da stress

  • Frequenza esagerata di minzione notturna

  • Urgenza minzionale

Va tenuto sempre presente il fatto che le donne provano molto imbarazzo a parlare in particolare dei sintomi riguardanti la sfera urinaria! Per cui è molto importante avere un colloquio aperto e cordiale che le metta a proprio agio in modo da poter ricevere queste delicate informazioni. In questi casi si può provare un trattamento ormonale prima di richiedere esami urologici particolari.

La nicturia (alzarsi spesso per urinare di notte), l'urgenza di urinare e l'incontinenza da urgenza sono suscettibili di miglioramento in seguito a terapia ormonale, al contrario la condizione di stress incontinence vera e propria non si risolve con questa terapia.

Bisognerebbe prendere in considerazione l'invio ad uno specialista urologo di quei casi in cui la sintomatologia vescico-urinaria risulti talmente compromessa da interferire con le attività quotidiane della paziente. Le donne devono però rendersi conto che tali sintomi non devono in ogni modo essere sopportati in quanto "inevitabile bagaglio dell'età" e devono essere affrontati ed eliminati quanto prima e nel miglior modo possibile.

 

SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERITI ALL'APPARATO GENITALE (PER CARENZA ESTROGENICA)

La forte diminuzione dei livelli estrogenici in menopausa e nel periodo successivo (se non viene utilizzata una terapia ormonale) determina profonde modificazioni a carico della vagina e dell'area vulvare strettamente legati all'atrofia tissutale.

I cambiamenti vaginali che si vengono a determinare sono:

  • Vagina con epitelio assottigliato con pochi strati cellulari;
  • Minor elasticità e distensibilità della vagina e conseguente dispareunia (dolore nei rapporti sessuali);

  • Tessuti vaginali facilmente traumattizzabili con eventuale sanguinamento postmenopausale;

  • Perdita di glicogeno cellulare da parte delle cellule dell'epitelio vaginale;

  • Diminuita produzione di acido lattico con cambiamento del ph vaginale da acido a basico e conseguente predisposizione alle infiammazioni enterobatteriche;

  • Diminuzione del flusso ematico nei tessuti vaginali;

  • Minor tono muscolare della vagina;

  • Diminuzione della secrezione vaginale.

Tutto questo determina SECCHEZZA VAGINALE e DISPAREUNIA e di conseguenza, inevitabilmente, fa in modo che le donne tendano a diminuire la frequenza dei rapporti sessuali fino a sospenderli completamente e ciò può comportare l'insorgere di problematiche sia di tipo fisico che psicologico.

Le secrezioni vaginali diminuiscono notevolmente e la vagina diventa più esposta alle infezioni per il cambiamento del PH (che da acido diventa basico). La terapia ormonale, sia sistemica che locale, può aiutare molto a mantenere una buona lubrificazione vaginale permettendo in tal modo la possibilità di avere ancora rapporti sessuali soddisfacenti.

Se i rapporti sessuali determinano fastidio e dolore, o addirittura causano perdite di sangue, la donna diventa ansiosa e tesa e ciò fa sì che i successivi rapporti non abbiano un gran successo! In tal modo si determina un circolo vizioso per cui la donna evita i rapporti.

 

 

SINTOMI A MEDIO TERMINE RIFERIBILI A DISFUNZIONE SESSUALE (da possibile carenza ormonale)

Le situazioni più frequentemente riferite come disfunzioni sessuali sono:

  • Diminuzione del desiderio sessuale;

  • Diminuita risposta agli stimoli sessuali;

  • Perdita della libido;

  • Difficoltà a raggiungere l'orgasmo;

  • Diminuzione della frequenza dei rapporti.

Altri fattori non ormonali importanti per la funzione sessuale in menopausa sono:

  • Aspettativa della donna riguardo al benessere sessuale;

  • Benessere generale;

  • Stress;

  • Presenza di sintomi talora molto fastidiosi;

  • Sensazioni riguardo al partner.

Sia i fattori ormonali che quelli non ormonali in menopausa possono quindi influenzare la funzione sessuale. La sessualità e la libido sono strettamente associate alla risposta sessuale sia nella donna che nell'uomo. E' quindi possibile che la minor risposta o il minor desiderio sessuale siano in relazione ad una riduzione dei livelli ormonali.

In genere, una perdita di libido può essere attribuita ad una sola delle cause descritte, sebbene tutte possano essere in qualche modo coinvolte:

  • La depressione;

  • La perdita di autostima;

  • Il partner e relazione di coppia;

  • Il coinvolgimento delle regioni somatiche sessuali;

  • L'immagine corporea.

Quando si deve prendere in considerazione una diminuzione della libido è importante che venga raccolta una anamnesi completa e dettagliata sia psicologica che sessuale prima di iniziare qualunque tipo di trattamento.

 

DEPRESSIONE E MENOPAUSA

Si discute se i cambiamenti di umore ed in genere la sintomatologia psicologica siano legati alla menopausa o se i fattori psico-sociali giochino un ruolo importante. Si discute inoltre se il calo degli estrogeni sia associato ad un maggior rischio di cambiamento negativo di umore.

Poiché la menopausa interviene verso i 50 anni, che già di per sè come si è più volte sottolineato, è un periodo in cui aumentano i fattori di stress, l'interazione tra fattori fisici e psicologici è importante riguardo al modo di reagire delle donne ai cambiamenti ormonali.

I fattori socio-familiari sono stati ritenuti come i fattori più importanti nella etiologia dei sintomi psicologici rispetto ai cambiamenti ormonali anche se si è visto che le donne che vanno incontro a menopausa precoce al contrario presentano una maggior sintomatologia di tipo psicologico rispetto alle donne con menopausa naturale. Non è chiaro se la menopausa di per sé predisponga alla depressione ma è molto difficile isolare un solo fattore causale quando vi possono essere cosi tanti fattori che influenzano le donne in questi periodo.

 

PERDITA DELL'AUTOSTIMA

Una persona che si senta infelice, poco attraente o depressa o che abbia perso interesse per il sesso è improbabile che risponda agliapprocci del suo partner. Al contrario le donne che "si sentono bene", hanno maggiore fiducia in sè stesse e ritengono di avere un bell'aspetto è molto più probabile che rispondano positivamente agli approcci sessuali ed ai complimenti!

 

PARTNER E RELAZIONE DI COPPIA

E' importante che ciascun membro della coppia capisca cosa può offrire all'altro piuttosto che cosa possa ottenere dall'altro. Gli individui della coppia devono sempre tener presenti gli effetti che essi possono determinare sul partner con il loro comportamento. In menopausa i problemi relativi all'espletamento dell'attività sessuale non rappresentano necessariamente il semplice risultato dei cambiamenti ormonali ed anche il partner maschio potrebbe avere diverse problematiche quali:

  • Difficoltà di erezione;

  • Perdita del desiderio sessuale.

L'attrazione fisica e l'intimità possono essere interessati dai cambiamenti fisici attribuibili ai processi di invecchiamento come anche ai cambiamenti ormonali. Certamente una relazione soddisfacente, una stabilità emozionale ed il benessere psico-fisico possono contribuire ad una felice e soddisfacente vita sessuale. Probabilmente entrambi i partner potrebbero avere delle problematiche risentendone comunque in maniera molto diversa. Nel contesto di una nuova relazione un nuovo partner potrebbe contribuire ad un aumento della libido e della soddisfazione.

 

ASPETTI SOMATICI

Il clitoride, la vulva, la vagina le mammelle ed i capezzoli sono da sempre considerati come zone erogene che, quando appropriatamente stimolate producono una piacevole sensazione sessuale. Di importanza ancora maggiore sono però quelle piccolissime aree del cervello (area limbica, ecc.), molto poco conosciute, che quando stimolate determinano una risposta erotica ed una grande varietà di influssi sensoriali e psicologici. L'effetto degli estrogeni, del progesterone e del testosterone su queste regioni possono avere una profonda influenza sul benessere sessuale di molte donne.

 

IMMAGINE CORPOREA

Il climaterio rappresenta un periodo in cui una donna deve confrontarsi col passare degli anni e la fine delle mestruazioni è il segno tangibile che è finita la sua fase riproduttiva. Per alcune donne ciò rappresenta un sollievo in quanto si rendono conto che finalmente la contraccezione non serve più ed il sesso si potrà fare in maniera più semplice, per il piacere di farlo e senza paura di gravidanze indesiderate. Le donne con tale atteggiamento mentale possono aspettarsi di continuare ad avere una vita sessuale soddisfacente anche negli anni postmenopausali ed il fatto stesso di continuare ad avere rapporti può di per sé aiutare a prevenire i cambiamenti atrofici. Altre donne considerano la menopausa come l'anticamera dell'invecchiamento e un periodo di deterioramento sia della salute fisica che sessuale. Tale atteggiamento determina un impedimento psicologico a continuare ad avere rapporti sessuali. Una immagine negativa di se stessa può certamente contribuire a non sentirsi sessualmente attraente e quindi riduce il desiderio sessuale.

 

COUNSELING RELATIVO A SINTOMI PSICO-SESSUALI

Alcune coppie avrebbero bisogno di uno specifico counseling per essere aiutate nella loro relazione e comunque in prima istanza il medico dovrebbe:

  • Ascoltare con grande attenzione ed interesse quanto la paziente riferisce;

  • Dare informazioni adeguate relative alla funzione sessuale;

  • Rassicurare;

  • Se appropriato, incoraggiare a ristabilire una attività sessuale.

Per molte coppie i consigli, le rassicurazioni ed una opportuna terapia ormonale potrebbero essere sufficienti a risolvere gran parte delle problematiche sessuali. Alcune donne invece necessitano effettivamente di un adeguato supporto psicologico.

 

I SINTOMI A LUNGO TERMINE SONO RAPPRESENTATI DA:

  1. OSTEOPOROSI ( vedi approfondimento )

  2. MALATTIE CARDIOVASCOLARI ( vedi approfondimento )

  3. MALATTIE DEGENERATIVE DEL SISTEMA NERVOSO (vedi approfondimento)

 

In conclusione si potrebbe dire che la terapia ormonale in menopausa può sicuramente eliminare o almeno migliorare gran parte della sintomatologia ma occorre anche sfatare molti "miti" ed alcune false credenze relative a tale argomento ed infatti esistono molte credenze e "miti" riguardo alla menopausa ed alla terapia ormonale, tramandati da madre in figlia o trasmesse tra le amiche, che sono stati ripetuti talmente spesso da essere considerate ormai come "verità"!!

Miti difficili da eliminare e che invece bisogna in ogni modo sfatare e di cui frequentemente si sente parlare sono:

  • Se l'inizio delle mestruazioni si è verificato tardi si avrà una buona/cattiva menopausa: è falso!;

  • Se vostra madre vi ha raccontato di aver avuto una cattiva esperienza della menopausa anche per voi sarà così: è falso!;

  • Se vivete con uno stile di vita salutare eviterete i sintomi peggiori della menopausa: è falso!;

  • Se per qualche ragione non avete potuto utilizzare la pillola contraccettiva in età fertile in menopausa non potete utilizzare una terapia ormonale: è falso!;

  • Se si utilizza una terapia ormonale quando la si sospende "le cose peggioreranno": è falso!.

Questi ed altri "miti" sulla menopausa sono di frequente riscontro e può essere arduo convincere le donne che le conoscenze mediche sono migliorate e che la ricerca ha determinato enormi cambiamenti nella pratica clinica! E' questa una ottima ragione per fornire una letteratura di buona qualità sull'argomento in maniera che le pazienti possano portasela a casa, leggerla ed assimilarla con calma, e poi tornare con le domande che a questo punto diventano mirate in quanto basate su argomenti che hanno potuto apprendere.

Un altro compito del medico sarà quello di fugare aspettative false e non realistiche in tema di terapia ormonale. Infatti alcune donne iniziano una terapia ormonale con false aspettative rispetto a cosa realmente potranno attendersi dalla terapia stessa. Avendo letto articoli su riviste femminili che parlano della possibilità che gli ormoni possano renderle più giovani inducendole a credere che le rughe ed i capelli grigi potrebbero come d'incanto scomparire! Ovviamente rimangono molto deluse quando si accorgono che anche assumendo ormoni non sembrano affatto più giovani di dieci anni! La terapia non può certamente far miracoli, però avendo anche un effetto positivo sul sonno fa in modo che la donna si senta meno tesa e meno stanca dandole quindi più energia.

E' molto importante discutere di questo aspetto specialmente con le donne che chiedono la terapia per questa ragione.

Sono molti i sintomi che possono migliorare o scomparire completamente con una terapia adeguata in quasi tutte le donne trattate. Altri sintomi invece, possono o meno rispondere alla terapia e questo dipende dalla causa che li ha determinati. Un esempio potrebbe essere il sintomo riguardante il "peggioramento della memoria" che molte donne ritengono possa migliorare con una terapia. Bisogna quindi prendersi il tempo necessario per spiegare quali sono i sintomi suscettibili di miglioramento e quali no! Spesso dopo un colloquio appropriato ci si rende conto che alcuni dei sintomi riferiti non sono iniziati in climaterio ma sono preesistenti e noti da tempo. In questi casi è improbabile che la terapia ormonale possa aiutare.

Le vampate sono il primo sintomo che migliora molto con la terapia, altri sintomi possono richiedere molto più tempo, bisogna cioè rendersi conto che la sintomatologia non scompare dall'oggi al domani ma può richiedere alcune settimane o addirittura mesi per essere attenuata o eliminata, ed infatti:

  • I sintomi vasomotori possono richiedere anche 2/3 mesi per regredire;

  • I sintomi UROGENITALI possono richiedere fino a 3/4 mesi per migliorare;

  • I sintomi psicologici anche 5/6 mesi.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica