Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41
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MENOPAUSA-Sintomi A Lungo Termine - Osteoporosi

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

MENOPAUSA: SINTOMI DA CARENZA ESROGENICA A LUNGO TERMINE QUALE FATTORE DI RISCHIO DI OSTEOPOROSI

L'osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da minore massa ossea con conseguente fragilità e possibilità di fratture. E' una condizione per cui la struttura ossea diminuisce fino al punto che il rischio di fratture è molto aumentato. Tali fratture in genere non sono la conseguenza di un trauma particolare ma spesso fanno seguito ad un banale incidente nel corso delle attività quotidiane. Ad esempio alcune donne anziane semplicemente inciampando in un tappeto possono fratturarsi l'anca oppure cadendo in giardino potrebbero fratturarsi una vertebra.

OSTEOPOROSI E PROCESSI DI INVECCHIAMENTO

Nelle persone adulte la compattezza dello scheletro è in equilibrio infatti essa non aumenta né diminuisce! Durante l'infanzia e la giovinezza vi è un netto aumento di densità ossea che si evidenzia nella crescita dello scheletro.

Verso i 35 anni viene raggiunto il picco di massa ossea per cui inizia a formarsi meno osso e con l'avanzare dell'età si determina una marcata diminuzione della densità ossea; tale processo si verifica in pari misura sia negli uomini che nelle donne ma in queste ultime, a partire dagli anni del climaterio e per molti anni dopo, si verifica una ulteriore e piuttosto rapida diminuzione della densità ossea! Ed è proprio questa rapida diminuzione di densità ossea che può far in modo che alcune donne, cadano sotto la cosiddetta SOGLIA DI FRATTURA in età più avanzata.

Scopo di qualunque strategia di prevenzione dell'osteoporosi è quello di fare in modo che la densità ossea non cada mai al di sotto di questa linea di frattura; quindi, in teoria, si potrebbero PREVENIRE le fratture! Le strategie a lungo termine comprendono il tentativo di migliorare il picco di massa ossea nelle giovani adulte, questo significa che la prevenzione dell'osteoporosi deve essere presa seriamente in considerazione per l'intero arco della vita.

E' ovvio che se il riassorbimento osseo supera la formazione ossea si avrà una diminuzione della massa ossea, per cui la perdita di massa ossea (cioè l'osteoporosi) è il risultato di una eccessiva percentuale di riassorbimento osseo giornaliero che risulta maggiore della percentuale di massa ossea che si forma. Tale situazione è stata ben dimostrata nelle donne ovariectomizzate.

In caso di OSTEOPOROSI non solo è aumentato il numero di osteoclasti ma può essere aumentata anche la quantità del riassorbimento. Dopo la menopausa il numero di osteoblasti potrebbe anche aumentare ma la loro efficacia risulta minore. Occorre tener presente che l'osso non è una struttura solida ma è costituito da una fitta rete di fibre che si intrecciano una con l'altra per mantenerne la consistenza. L'osso osteoporotico è meno consistente in quanto le strutture che si intrecciano si rompono o si deformano facendo sì che tutto lo scheletro ne sia indebolito.

Da quanto detto si capisce che la consistenza dello scheletro in una data epoca della vita dipende dalla densità ossea o MASSA OSSEA; essa può essere al suo picco massimo intorno ai 35 anni e diminuisce gradualmente con l'avanzare dell'età.

OLTRE CHE DALL' ETÀ il picco di massa ossea è influenzato in varia maniera da altri importanti fattori quali:

  • ETNIA

  • FATTORI GENETICI

  • INFLUSSI ORMONALI

  • NUTRIZIONE

  • FUMO

  • USO DI PARTICOLARI FARMACI

E' importante misurare la densità ossea in menopausa in quanto aiuta a stabilire se una donna sia a rischio di frattura negli anni successivi. Inoltre la rivalutazione della densità ossea dopo 24 mesi aiuta moltissimo a rendersi conto della percentuale di perdita ossea in questo lasso di tempo.

Tali controlli sono particolarmente utili nelle donne che decidono di non sottoporsi a terapia ormonale e sono preoccupate per la possibilità di osteoporosi.

Se l'esame MOC mostra un evidente aumento del rischio di frattura per la donna risulta più semplice rendersi conto della necessità di terapia ormonale e questo fatto potrebbe aiutarla a prendere una decisione INFORMATA!!

 

DIAGNOSI DI OSTEOPOROSI IN BASE alla MOC

 

DIAGNOSI

DENSITOMETRIA OSSEA ( T score con SD)

NORMALE

< 1 SD

OSTEOPENIA

  • >1 < 2,5 SD

OSTEOPOROSI

  • > 2,5 SD

OSTEOPOROSI GRAVE

  • > 2,5 SD e presenza di 1 o più fratture per fragilità ossea

 

Esami ripetuti nel tempo possono inoltre incoraggiare la donna a proseguire la terapia in quanto possono far constatare l'evidenza del beneficio che ne deriva.

Nelle donne ad alto rischio di osteoporosi la misurazione della densità ossea può assicurare che il dosaggio sia sufficiente alla protezione di quella donna in particolare.

 

INCIDENZA DELLE FRATTURE

Si è visto che in Inghilterra l'OSTEOPOROSI determina ogni anno circa 200.000 fratture di cui quelle più frequenti riguardano: l'anca, il polso e le vertebre.

LA FRATTURA VERTEBRALE:

  • Non è necessariamente associata ad un trauma;

  • Può determinare deformità della colonna vertebrale ed una importante disabilità;

  • Si verifica in genere oltre i 60 anni;

  • Causa disabilità individuale ma non ha un significativo impatto economico sulla comunità;

  • Non necessita di ospedalizzazione ed in tal modo le statistiche sono incomplete.

LA FRATTURA DELL'ANCA:

  • E' associata ad una caduta;

  • Si verifica in genere oltre i 70 anni;

  • Presenta una significativa mortalità entro un anno;

  • Tutti i casi necessitano di ospedalizzazione per cui si dispone di ampie statistiche;

  • Rappresenta il maggior onere per la società nei riguardi dell'osteoporosi;

  • E' molto frequente nei soggetti con frattura dell'anca una perdita della loro indipendenza.

LA FRATTURA DEL POLSO ( o di COLLES):

  • E' associata ad una caduta;

  • Si verifica ad ogni età ma più frequentemente verso i 60 anni ed oltre;

  • La disabilità che ne potrebbe derivare può essere di vario grado;

  • Poiché tutti i casi vengono ospedalizzati esistono accurate statistiche a riguardo.

La frattura del polso si verifica in circa 40.000 casi intorno ai 65 anni.

La percentuale di frattura dell' anca aumenta con l' età.

Nelle fratture vertebrali che avvengono all' improvviso e senza una causa specifica, si ha intenso dolore che richiede una terapia medica; tali fratture possono determinare una diminuzione di altezza che può superare i 10 cm.

 

CAUSE DI OSTEOPOROSI

L'OSTEOPOROSI può essere causata da vari fattori:

  • In primis occorre tener presente che il picco di massa ossea si raggiunge all'inizio dell'età adulta ed è determinato geneticamente.

  • Fattori riguardanti lo stile di vita quali la dieta e l'esercizio fisico possono certamente influenzare lo sviluppo dello scheletro.

  • L'etnia è pure un fattore molto importante ad esempio le donne di etnia nera hanno una maggiore densità ossea.

  • Il fatto che una donna soffra di osteoporosi può dipendere non solo da quanto buono sia stato il picco osseo raggiunto intorno ai 35 anni ma anche dalla quantità di osso che perderà più tardi nella vita.

  • Verso gli anni della menopausa la percentuale di osso che perde ogni anno si aggira intorno al 2 % e per successivi 5/ 10 anni per poi diminuire.

  • Una menopausa precoce è certamente associata ad una minor massa ossea e quindi a un aumentato rischio di frattura.

 

La perdita ossea dopo la menopausa nelle donne non è uniforme; su tale base le donne in postmenopausa vengono classificate come:

  • DONNE CON NORMALE PERDITA DI OSSO

  • DONNE CHE PERDONO RAPIDAMENTE OSSO

Bisogna rendersi conto che una donna pur raggiungendo un ottimo picco di massa ossea a 35 anni in seguito e per varie ragioni può perdere osso molto velocemente esponendola ad un maggior rischio rispetto ad una donna che invece raggiunge un basso picco di massa ossea ma che in seguito tende a perdere osso in quantità molto minore. I fattori che possono determinare una significativa perdita ossea non sono stati ancora ben definiti, ed oltre alla carenza di estrogeni vanno considerati i seguenti fattori:

OSTEOPOROSI FATTORI DI RISCHIO (PER I QUALI E' CONSIGLIABILE ESEGUIRE LA MOC):

  • ETÀ avanzata;

  • DEFICIT DI ESTROGENI;

  • ETNIA;

  • PRECEDENTI FRATTURE DOPO I 40 anni LEGATE A TRAUMI DI LIEVE ENTITÀ;

  • FAMILIARITÀ PER FRATTURE DELL' ANCA;

  • TERAPIA CORTICOSTEROIDEA (con più di 7,5 mg di prednisolone die ) PROLUNGATA;

  • MENOPAUSA PRECOCE;

  • AMENORREA PROLUNGATA;

  • RIDOTTO PESO CORPOREO CON BMI < 19;

  • DIETA CON RIDOTTO APPORTO DI CALCIO ;

  • RIDOTTA ATTIVITÀ FISICA, VITA SEDENTARIA O IMMOBILIZZAZIONE;

  • ECCESSIVO ESERCIZIO FISICO ( ATLETE, BALLERINE);

  • FUMO;

  • ABUSO DI ALCOLICI;

  • INSUFFICIENZA EPATICA O RENALE;

  • RIDOTTA DENSITÀ MINERALE OSSEA;

  • FATTORI PREDISPONENTI ALLE CADUTE;

  • DONNE CON OSTEOPENIA/ OSTEOPOROSI diagnosticata con Rx della colonna vertebrale o con la MOC;

  • ARTRITE REUMATOIDE;

  • DONNE LA CUI DECISIONE DI INIZIARE UNA TERAPIA E' LEGATA AL RISULTATO DELLA MINERALOMETRIA OSSEA.

Altri segnali, ovviamente, sono le fratture più manifeste: del polso e dell'anca o del femore.

Poiché tutte le donne che abbiano superato i 50 anni possono essere considerate a rischio di osteoporosi, nell'effettuare una visita può essere utile avere a mente una serie di domande per indagare su una predisposizione maggiore.

 

I sintomi sullo stato di salute dell'osso spesso mancano del tutto: quelli cui ci si riferisce di solito sono riferiti alle conseguenze dell'osteoporosi, ossia alle fratture verificatesi a seguito di un trauma, magari lieve ed inapparente. In genere si tratta di dolore alla schiena: un sintomo generico, di per sé interpretabile come strappo o tensione muscolare, o compressione di nervi periferici, a volte per deformazioni artrosiche.

In caso di frattura vertebrale in soggetto osteoporotico, il dolore che segue subito dopo può essere molto forte, e ben localizzato. Ma molte fratture decorrono con sintomatologia lieve, con un disagio diffuso. Per alcune rimane, o sopraggiunge un dolore continuo e persistente, riferito centralmente, nella porzione superiore della schiena, in corrispondenza delle vertebre toraciche, quelle più frequentemente soggette a lesioni e deformazioni.

Più riconoscibili sono i segnali, purtroppo tardivi, espressione di danni già verificatisi, e tuttavia allarme da cogliere per altre possibili lesioni. Uno è l'abbassamento della statura: persone che vanno incontro a più fratture in un breve arco di tempo, subiscono una rapida riduzione della loro altezza. L'abbassamento complessivo, per una donna molto avanti negli anni, può essere anche di 12-20 cm.

E' utile suggerire di misurare la propria altezza ogni anno: una riduzione maggiore di 2-3 cm può essere proprio espressione di un evento fratturativo decorso senza sintomi acuti e specifici.

Con le fratture e collassi dei corpi vertebrali, anche la postura si modifica, incurvandosi, per effetto della cifosi: spesso la donna pensa si tratti solo di un atteggiamento sbagliato nella posizione eretta. Magari nota un maggiore prominenza del ventre, pensa di essere ingrassata, senza rendersi conto di come la colonna abbia subito precise deformazioni.

 

MISURE NON FARMACOLOGICHE E RACCOMANDAZIONI GENERALI NEI CONFRONTI DELL'OSTEOPOROSI:

  • SOSPENDERE IL FUMO DI SIGARETTA E GLI ALCOOLICI;

  • MANTENERE IL PESO CORPOREO ( ad esempio nelle donne di altezza media mantenere i 60 kg di peso evitando eccessivo dimagrimento);

  • Incoraggiare un regolare esercizio fisico per tenere sotto controllo il peso e fare esercizi di allungamento per ridurre il rischio di cadute e quindi di fratture;

  • Raccomandare l'assunzione giornaliera di calcio (700 mg/ die).

IMPORTANZA DEL MOVIMENTO NELLA PREVENZIONE DELL' OSTEOPOROSI:

Iniziare a fare esercizio fisico, anche il solo camminare, aiuta il cervello a funzionare meglio, a coordinare meglio l'attività muscolare ed inoltre avvia la produzione di endorfine che aiutano il rilassamento mentale migliorando la qualità del sonno, la circolazione del sangue e la mobilità.

Ovviamente una migliore postura ed un buon equilibrio diminuiscono notevolmente la possibilità di cadute nelle donne anziane, con conseguente riduzione dei casi di fratture.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica